Domande frequenti
COSA SIGNIFICANO VC E FC?
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Gli Acronimi VC e FC identificano rispettivamente Ventilconvettore e Fan Coil, ovvero dei terminali utilizzati negli impianti per climatizzazione e riscaldamento.
Sono impiegati come alternativa ai radiatori (termosifoni) o soluzioni per il riscaldamento a pavimento.
Tempistiche di comfort più rapide e possibilità di impiego anche per rinfrescare l’ambiente, sono i motivi per adottare i Fan Coil come soluzione per la climatizzazione.
l Fan Coil utilizzano costantemente l’aria presente nell’ambiente, servendosi quindi di un sistema a tutto ricircolo dell’aria, inoltre è possibile regolare la temperatura desiderata poiché integrano al loro interno termostati dedicati.
Nella modalità raffreddamento è possibile deumidificare l’aria, raccogliendo l’umidità sotto forma di condensa in un’apposita vaschetta.
Un impianto tradizionale di riscaldamento a termosifoni richiede generalmente temperature di 60 °C. Un ventilconvettore può riscaldare l’ambiente con una temperatura di 45-50 °C, il che lo rende perfetto per essere abbinato a generatori di calore a bassa temperatura come la pompa di calore.
RISCALDAMENTO A PAVIMENTO?
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Si tratta di un impianto che ripartisce in modo uniforme la temperatura degli ambienti avvicinandola ai valori ottimali per il comfort delle persone. L’assenza di moti convettivi dell’aria, generati di solito dalla differenza di temperature tra ambiente e corpo scaldante, comporta una riduzione del movimento delle polveri ed impurità nell’aria ed è inoltre estremamente facile da pulire.
È costituito da tubazioni o resistenze collocate sotto il pavimento che emettono calore in modo uniforme dal basso verso l’alto. Il calore può essere generato da un circuito chiuso ad acqua nel caso delle tubazioni o da un impianto elettrico nel caso delle resistenze.
L’impianto ha ridotti consumi energetici, alimentato a bassa temperatura, possibile utilizzo per il raffrescamento estivo e consente una totale libertà di arredamento.
Tale sistema di riscaldamento gode di tutti i bonus fiscali attualmente a disposizione, sia attraverso la formula dello sconto diretto in fattura sia per la cessione del credito. Il sistema è adatto all’integrazione con la pompa di calore.
FINANZIAMENTI O ESONERI FISCALI?
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Di seguito viene proposto un elenco sommario dei principali esoneri (aggiornati a inizio 2024) per i relativi impianti:
Riscaldamento a pavimento – I pannelli sfruttano:
- Detrazione fiscale 50% in caso di ristrutturazione edilizia (Bonus Casa);
- Detrazione del 65% per riqualificazione energetica Ecobonus (se l’intervento comprende anche la sostituzione del generatore con caldaia a condensazione, pompa di calore o sistema ibrido);
- Superbonus (se si effettuano interventi trainanti richiesti ottenendo almeno un doppio salto di classe energetica dell’immobile).
Condizionamento – A seconda dell’agevolazione richiesta, è possibile ottenere un recupero dal 50% al 65% del relativo esborso:
- Detrazione fiscale 50% in caso di ristrutturazione edilizia (Bonus Casa): limite massimo di spesa di 96.000 euro.
- Detrazione fiscale 50% in caso di ristrutturazione edilizia (Bonus Mobili): limite massimo di spesa di 5.000 euro.
- Detrazione del 65% per riqualificazione energetica con Ecobonus: limite massimo di spesa di 46.154 euro. L’impianto deve essere abilitato al riscaldamento invernale e lo deve sostituire;
- Superbonus (se si effettuano interventi trainanti richiesti ottenendo almeno un doppio salto di classe energetica dell’immobile).
Pompa di calore – È possibile ottenere un recupero dal 50% al 65% del relativo esborso, a condizione che l’installazione sostituisca la caldaia a gas:
- Detrazione per riqualificazione energetica con Ecobonus;
- Superbonus (se si effettuano interventi trainanti richiesti ottenendo almeno un doppio salto di classe energetica dell’immobile).
Caldaia – È possibile ottenere un recupero dal 50% al 65% del relativo esborso:
- Detrazione fiscale 50% in caso di ristrutturazione edilizia (Bonus Casa): limite massimo di spesa di 96.000 euro.
- Detrazione fiscale 50% in caso di ristrutturazione edilizia (Bonus Mobili): limite massimo di spesa di 8.000 euro.
- Detrazione del 65% per riqualificazione energetica con Ecobonus: sostituzione di impianti di climatizzazione invernali con sistemi a pompe di calore. Il nuovo apparecchio di riscaldamento dovrà essere incluso in una classe energetica maggiore, ovvero ad alta efficienza.
- Superbonus (se si effettuano interventi trainanti richiesti ottenendo almeno un doppio salto di classe energetica dell’immobile).
Per ulteriori approfondimenti, rimandiamo alla consultazione delle pagine ufficiali sui portale dell’ENEA, della Confcommercio o dal commercialista di riferimento, ricordando che le detrazioni sono valide per ristrutturazioni come manutenzione straordinaria, ristrutturazione straordinaria o nell’ambito di interventi trainanti.
POMPA DI CALORE O CALDAIA?
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Si tratta di differenti tipologie di impianto per la produzione di riscaldamento e di acqua calda sanitaria (ACS).
Nella realizzazione o ristrutturazione di un edificio, in genere, la scelta ricade su una di queste due soluzioni energicamente efficienti. Infatti, entrambi gli impianti godono di detrazioni fiscali oggi in vigore.
Il funzionamento della pompa di calore avviene tramite la cattura di calore dell’aria esterna oppure attraverso l’acqua di falda, convogliandolo poi all’interno degli ambienti interessati; può esercitare anche la funzione di climatizzatore nei mesi più caldi.
La caldaia a condensazione viene allacciata ad una rete per l’utilizzo di gas metano o gpl; sfrutta l’energia dei gas combusti, convogliati all’interno dell’impianto, che si trasformano in condensa. Il calore lavora all’interno dello scambiatore primario permettendo così all’acqua di scaldarsi.
Data la natura diversa di funzionamento e di costi, è spontaneo domandarsi quale sia la scelta migliore. Non è però possibile rispondere in maniera assoluta senza analizzare esempi e casi d’uso, vien da sé che la soluzione sia strettamente connessa alle specifiche del contesto abitativo. È necessario quindi confrontarsi durante la fase di progettazione per determinare quale sia la scelta più adatta in termini di efficienza e risparmio.
DOCUMENTAZIONE ?
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Per le installazioni che necessitano di una certificazione, A.SI.A. produce la documentazione obbligatoria prevista, comunicandone notifica agli enti preposti. Ogni impianto ha il proprio iter burocratico, che viene seguito scrupolosamente secondo le normative vigenti a tutela di ogni cliente.
Di seguito, vengono riportati i passaggi principali e relative pratiche a cui sono soggetti gli interventi proposti dalla nostra azienda:
Dichiarazione di conformità
È un documento che certifica tutte le lavorazioni e materiali utilizzati per la prestazione eseguita presso il cliente. Viene prodotto alla fine dei lavori, con eventuali allegati, firmato da entrambe le parti e successivamente notificato all’ente preposto.
*Progetto ai sensi dell’art. 5 e 7 |
Tipologie materiali utilizzati |
*Schema di impianto |
*Riferimento a dichiarazioni precedenti |
Certificato requisiti tecnico-professionali |
Sportello unico per le attività produttive
È lo strumento di semplificazione amministrativa identificato come unico punto di accesso per il richiedente in relazione a tutte le vicende amministrative relative agli impianti produttivi. Sul portale, viene caricata tutta la documentazione necessaria alla certificazione dell’impianto installato.
*Di.Co |
**Altri allegati |
Firma digitale e rinvio |
Gas Fluorurati – Registro Nazionale
L’iscrizione al registro F-GAS è obbligatorio per tutti gli interventi eseguiti su apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore fisse contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra. Tale registrazione è necessaria anche per lo smantellamento di impianti preesistenti e per interventi di carico o scarico sui condizionatori.
Catasto impianti termici
Permette di gestire i dati degli impianti termici presenti sul territorio regionale e di condividerli con la Pubblica Amministrazione. Dal portale di riferimento, viene prodotto un Libretto Impianto per l’installazione/manutenzione effettuate, che ne comprende ogni caratteristica e dettaglio.
IL PREVENTIVO È GRATUITO?
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Ogni nostra offerta economica su lavorazioni o installazioni proposte è completamente gratuita, eventuali spese di studio progettuale vengono preventivamente definite.
EFFETTUATE MANUTENZIONE?
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Il team di specialisti è attrezzato con certificazioni, patentini F-gas e patentini per la conduzione degli impianti in edifici civili ed industriali.
COSA SIGNIFICA ACS?
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L’acronimo ACS identifica l’Acqua Calda Sanitaria, l’acqua utilizzata per l’igiene personale presente all’interno di un edificio o di un’abitazione. Non va quindi confusa con l’acqua presente negli impianti di riscaldamento, seppur possano confluire ad esempio nella medesima caldaia.
Differenti sono le tipologie di impianti cui affidare la produzione di acqua calda sanitaria, evolutisi nel corso del tempo ed ampliando il ventaglio di alternative possibili per le installazioni.
Parlando dei sistemi di accumulo in cui l’acqua viene riscaldata e immagazzinata in contenitori per poi esser rilasciata nel momento del bisogno, non si possono non citare i più noti boiler a gas o elettrici. Nel primo caso, il riscaldamento avviene tramite un combustibile fossile come metano, GPL o propano. Per i boiler elettrici, invece, l’acqua viene portata alla temperatura desiderata tramite una resistenza elettrica in rame.
La caldaia a condensazione è uno tra gli impianti più diffusi in circolazione; può servire sia il riscaldamento che per la produzione di acqua calda con un lodevole risparmio energetico.
La pompa di calore non utilizza il gas come fonte energetica per generare la climatizzazione, in quanto sfrutta fonti naturali. A parità di condizioni con edifici dalle buone prestazioni ed adeguati sistemi di distribuzione, l’efficienza delle pompe di calore è più elevata rispetto a quella della caldaia.
Un’alternativa al sistema di produzione per l’ACS è rappresentato dai pannelli solari termici, che sfruttano l’energia rinnovabile solare per riscaldare l’acqua. Il vantaggio si evidenzia in una netta riduzione dell’impatto ambientale e un netto abbattimento dei costi di produzione di acqua calda.
COSA SIGNIFICA VMC?
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L’acronimo VMC identifica la Ventilazione Meccanica Controllata, un impianto dedicato al ricircolo dell’aria all’interno di ambienti chiusi, utilizzabile in contesti di uso civile e commerciale. Tale sistema, consente un ricambio continuo dell’aria migliorandone la qualità.
Si intende quindi un sistema che gestisce il ricambio dell’aria eliminandone quella viziata; grazie al recupero termico, il calore dell’aria calda in espulsione viene reimpiegato per riscaldare l’aria pulita in ingresso, in modo da avere un risparmio sui costi.
D’estate, viceversa, il freddo dell’aria in uscita è riutilizzato per abbassare la temperatura di quella in entrata.
Solitamente l’impianto è composto da:
- Unità di ventilazione centrale – ventilatori e scambiatori di calore
- Canalizzazioni e bocchette di distribuzione dell’aria – ricircolo d’aria
- Bocchette esterne – prelievo e scarico dell’aria
- Filtri – purificazione dell’aria
COSA SIGNIFICANO VRV E VRF?
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Gli acronimi VRV e VRF identificano il Variable Refrigerant Volume (Variable Refrigerant Flow) ovvero il Volume/Flusso di Refrigerante Variabile, una tecnologia inventata dalla Daikin nel 1982.
Si tratta di impianti a portata variabile di gas refrigerante, ovvero climatizzazione industriale formata da:
- Unità esterne – compressore e batteria di scambio con l’aria esterna
- Unità interne – generano l’effetto desiderato negli ambienti
- Tubazioni in rame – in cui scorre il liquido refrigerante
- Sistemi di controllo – monitorano il funzionamento del sistema e regolano la temperatura